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L' Albero del Melograno

Da sx a dx : Achille MAzzotti, GianFranco Miro Gori, Franca Fabbri

 

Presentazione

Prefazione di Antonio Piromalli - Presentazione curata dall'Assessore alla Cultura Gianfranco Miro Gori a San Mauro Pascoli e dal poeta Achille Mazzotti. Spettacolo con   recitazione poesie (attore Angelo Trezza) e musica( al pianoforte il maestro Franco Morri)  alla "Celletta Zampeschi" di Santarcangelo di Romagna. Presentazione del libro alla Sala Consiliare del Comune di Moena (Trento)-Assessorato Cultura e Turismo.

 

Recensioni

"Importante è il cammino della Fabbri dalle certezze del mondo circostante,fondate sulle abitudini, all'enigmaticità della vita e dell'essere, cammino che è segno di attenzione psicologica aperta ai mutamenti della realtà".

( Antonio Piromalli, dalla prefazione de "l'Albero del Melograno" ).

 

"Crediamo di aver individuato la personalità di Franca Fabbri, un'artista della melodia scritta, nella poesia "Le Voci ". Flauto, clavicembalo, organo, violoncello e violino raccontano con timbri diversi le vicende dell'uomo, un concerto per la  vita"... " La sintesi d'un realismo, attraverso un lessico epigrafico, riaffiora nelle liriche "Lei" e "I passi della vita".

(Gabriella  Villani - "La Nuova Tribuna Letteraria").

 

"La sua capacità è la sublimazione delle cose comuni, nella loro sublime atemporalità, magicamente reali, portatrici dell'aria buona del passato".

(Marcello Tosi - "Romagna Libri").

 

"Poetessa post- pascoliana" (G.M. Gori)

 

"Premiata e segnalata in numerosi concorsi letterari per la sua propensione a legare la sua poesia a opere figurative, ceramica e musica. La Fabbri svolge il suo ritmo poetico tra l'originale rappresentazione del "lasciato", dello "screpolato", di ciò che rimane inerte e il libero movimento della vita che si svolge".

( Rivista letteraria "Confini"- da A. Piromalli )

 

"La sua scrittura poetica si è andata distillando attraverso una più intensa ricerca linguistica - come dice G.M.Gori- e una maggiore presenza del razionale rispetto al fiabesco, pur marcatamente presente.

Un dono riconosciuto della Fabbri è l'essenzialità, l'autenticità dei sentimenti immediatamente espressa attraverso versi brevi e immagini scarne.Interessante è il suo avvicinarsi all'Hayku.

 

(Daniela Lestingi - "Chiamami Città" ).

 

"Presenza di una individualità pensosa, alquanto amara certo, di fronte alle esperienze del vissuto, di giorni personali vicini e lontani".

Da "Piccolo mondo antico", a "Il treno", da "Attesa", a "Le amiche",  da "Il dilemma",  a "Non

 dormire", vediamo come in alcune istantanee momenti che ci fanno riflettere.

( E. Finamore - "Il Sodalizio letterario" )

 

"Stanotte l'alba partorirà la luce e per te si farà di nuovo giorno" : il melograno di Franca Fabbri per tornare alle radici sempre nuovi.

"Come in Pascoli, i suoi versi assumono, specie a contatto della natura, la forma di semplici ma magici enigmi, come la stessa scelta del simbolo del melograno ,frutto beneaugurante, connubio intravisto nell'infanzia di magia e virtù, qui divenuto simbolo non più di mitologie e sogni di dei, ma di dolore innocente, ( "lacrime di bambini/ offerti all'ara sacrificale").

(Marcello Tosi - "Corriere di Romagna").

 

"Lunghi riccioli biondi,eleganza e dolcezza in modi e linguaggio: è Franca Fabbri  una signora con l'hobby della poesia e della scrittura...."

"Scrivere mi gratifica molto, significa -dice- imprimere alla mia esistenza un segno nobile e lasciare un'impronta su questa terra.Per me e per gli altri."

( Maria Cristina Muccioli - "Il Resto del Carlino" )

 

"Si colgono momenti di liricità intensi e purezza di immagini non comune, ad es. (Quel nostro tempo sereno),oppure metafore di spessore ( "Ragnatela" - "Nebbie" ). Sensuale delicatezza in "Paura".

( Poeta Achille Mazzotti ).

 

" Eleganti e bellissimi i due libri della Longo, non solo per la veste, ma più per i bellissimi testi. La poesia è in parte ricerca  dell'essenzialità. Lei la trova".

(Poeta  inglese  Peter  Russell )